
Santa Domenica (VV) – Baia di Formicoli: 2° Trofeo…
Domenica 2 maggio 2021, nelle acque di Formicoli, località Santa Domenica, provincia di Vibo Valenzia, si è disputato il 2° Trofeo Costa degli Dei, gara nazionale di qualificazioni valida per il 9° settore (Calabria e Basilicata).
Va preliminarmente detto che, con la normativa vigente in Italia, organizzare gare di pesca subacquea è cosa assai difficile in quanto la burocrazia svilisce anche i più volenterosi, diventa però quasi impossibile in questo momento storico di Covid 19.
Ebbene la società organizzatrice, A.S.D. Revolution Team Pesca e Apnea, vi è riuscita benissimo, superando mille difficoltà burocratiche, mettendo – come valore aggiunto – una disponibilità ed una cortesia di altri tempi, in testa l’infaticabile Presidente Antonio Talarico con i suoi fidati e collaudati collaboratori, il vice Presidente Gianfranco Maluccio ed il Segretario Massimiliano Cucè.
Tutti si sono prodigati oltre ogni dire per organizzare superbamente la manifestazione in parola, che ha fatto il palio, per felice riuscita, a quella dell’11 aprile scorso in quel di Maratea (gara nazionale a coppie).
E’ risaputo che lo scenario paesaggistico della costa di Tropea è luogo di rara bellezza, con la conformazione della roccia costituita prevalentemente da calcari dolomitici che creano pareti rocciose che cadono a parete sull’arenile.
In acqua i fondali sono morfologicamente assai variegati, costituiti da pietre accatastate, lastroni e grotto misto a sabbia con qualche ciuffo di posidonia, insistendo fuori agglomerati rocciosi isolati molto interessanti.
All’appello sono risultati ben 44 gli atleti provenienti dalla regione Lazio, dalla Puglia, dalla Basilicata, dalla Sicilia e, neanche a dirlo, da ogni angolo della regione Calabria, tutti – con la massima lealtà e con la dovuta correttezza – si sono dati battaglia nelle 4 ore a disposizione (dalle ore 8:30 sino alle ore 12:30).
Il campo di gara escludeva gli scogli delle formiche per specifico vincolo della sovraintendenza, e si sviluppava tutto sulla destra, cioè verso nord, per circa due chilometri e mezzo, sino ad arrivare agli scogli di Riace, comune di Tropea, un tratto di mare molto ampio e variegato nella sua tipologia.

La partenza, puntuale ed ordinata, si è avuta alle 8:30 dalla spiaggia posta accanto al Camping Formicoli Beach, sotto l’attento occhio degli organizzatori.
Il cielo era appena coperto e soffiava un leggero vento di ponente, l’acqua aveva una discreta visibilità, nell’ordine di circa 12/13 metri, mentre la temperatura dell’acqua era in linea con il periodo, 16/17 gradi.
Dopo pochi minuti dalla partenza il mare si dipingeva di colorati palloni segnasub/plancette che si aprivano come un fuoco d’artificio: un autentico spettacolo cromatico.
I fondali, che in qualche modo ricordavano quelli di Maratea, richiedevano arbalete corti (50 – 75), montati la maggior parte con la fiocinetta.
La pesca era rigorosamente in tana, tuffo dopo tuffo, senza sosta e con ritmo sostenuto, cercando di ispezionare anche i più modesti spacchi che, qualche volta, offrivano riparo agli smaliziati pinnuti.
L’organizzazione è stata superba, sia a terra con l’assistenza di una autoambulanza e relativo personale sanitario per malaugurate necessità dei partecipanti, che in mare con un servizio di vigilanza di gommoni eccellente (ogni gommone aveva un sub munito di autorespiratore per eventuali soccorsi).
Va doverosamente detto che anche gli atleti hanno correttamente fatto la loro parte, mantenendo un fair play encomiabile, infatti nessuna contestazione e/o reclamo è giunto al puntuale ed esperto Giudice di Gara, Tonino De Simone di Catanzaro, già presente a Maratea.
Alle 12:30, nel rispetto del termine assegnato, tutti gli atleti risultavano rientrati, qualcuno anche sensibilmente prima.
Diciamo subito che, per buona pace degli ambientalisti, e sempre in ossequio del regolamento gare FIPSAS, di pesce non ne è uscito tanto, tant’è che i carnieri migliori erano costituiti al massimo da tre o quattro pezzi, il totale complessivo del pescato di 44 atleti, con 23 classificati e quindi 21 cavetti vuoti, non arrivavano ad una ventina di chili, costituto prevalentemente da saraghi, labridi, tordi, due piccole orate, un solo cefalo e qualche murena; certamente meno, molto meno di quanto può prendere una paranza di pescatori in una notte.
Detto ciò, facciamo una breve descrizione di alcuni partecipanti.

Tra i calabresi è presente il nazionale Claudio Marconcini il quale, con encomiabile correttezza sportiva, darà lustro alla manifestazione, cogliendo anche un brillante quinto posto.
All’inizio Claudio pescherà fuori su batimetrie importanti, vicino a Raffaele Lo Prete poi, intuendo che il taglio dell’acqua al fondo era particolarmente marcato e non vi era sufficiente mangianza, ripiegherà su fondali più accessibili, buttandosi nella mischia insieme agli altri e pescando in tana nei primi 15 metri.
Presente anche un “seconda categoria” (quindi già qualificato e pertanto “ospite” illustre e graditissimo di questa manifestazione), nonché campione italiano a coppia nel 2019, Raffaele Lo Prete il quale impatterà in una giornata oggettivamente sfortunata; infatti lo troveremo per tutta la gara molto al largo, su una batimetria di oltre 20 metri, dove cercherà invano di catturare qualche fantastico dentice, così come i veri campioni qualche volta riescono a fare.

Non poteva ovviamente mancare il vessillo nazionale della pesca sub in rosa, quella Maria Fanito che, da diversi anni con la sua bellezza e simpatia, dà un autentico tocco magico alle gare a cui partecipa.

Nutrita sarà anche la partecipazione di tanti validi atleti calabresi, tutti di indiscusso spessore agonistico, in primis la vecchia gloria Ernesto Guzzo, campione in acqua e fuoriclasse di bon ton che tenterà invano, per buona parte della gara, di recuperare in tana un grosso sarago precedentemente fulminato e poi accidentalmente sfiocinato.
Ed ancora Pino Aiello, Roberto Salmeri e Beppe Fasone, quest’ultimo uscirà dall’acqua anzitempo per fastidiosi problemi di compensazione.
Assente, per impegni lavorativi, il bravo Luigi (Gigi per gli amici) Madia che in queste acque avrebbe certamente detto la sua.
Tra i tanti atleti partecipanti non può passare inosservato un ex Campione del Mondo, nonché sei volte Campione Italiano, l’inossidabile Nicola Riolo, il quale farà un brillante 2° posto, permettendo in tal modo di staccare matematicamente il pass per il prossimo Campionato Italiano di 2° Categoria che si terrà in settembre proprio in casa del citato campione, e più segnatamente nelle splendide acque di Terrasini (PA), mare tanto caro al Nico nazionale.

Ed a tal riguardo voglio raccontarvi di un breve dialogo di cui, senza volere, sono stato testimone nell’immediato dopo gara, tra due giovani atleti calabresi alla loro prima esperienza agonistica.
Il primo dirà all’amico, nonchè compagno di sodalizio:
… “Verso la terza ora di gara, e per almeno trenta minuti, mi sono trovato – per puro caso – a pescare vicino a Nicola Riolo, eravamo poco distanti e qualche volta anche quasi spalla a spalla, l’ho riconosciuto per il logo della muta e, soprattutto, per la straordinaria classe in acqua. Nel vederlo operare sono rimasto incantato. Ha una eleganza senza pari, sino ad oggi non avevo mai visto nessuno scivolare in acqua in tal modo, sembrava un vero pesce. Ispezionava, in modo maniacale, anche le più piccole ed insignificanti tane, senza mai tralasciarne nessuna. Credimi, mi sembrava di sognare nel trovarmi al cospetto di tanto spessore agonistico. Tra lui e Marconcini, che incrocerò dopo, mi sentivo di essere ad un assoluto. Una sensazione unica, che mai riuscirò a dimenticare; la gara di Formicoli rimarrà per me un indelebile ricordo. Sarebbe superlativo se questa esperienza potessi riviverla ancora, magari in altre gare future, chissà …”
Orbene, prendendo spunto da questo schietto e genuino colloquio fra i due agonisti calabresi, va doverosamente rimarcato quanto sia importante e costruttivo per i giovani, per un felice prosieguo agonistico di questo sport, la presenza in gara di atleti di livello tecnico superiore: quindi bravo Marconcini, bravo Lo Prete e, naturalmente, bravo Riolo che, con la vostra indiscussa bravura, avete regalato soprattutto a chi è ancora all’inizio, forti ed indelebili emozioni, oltre ad avere ovviamente elevato il tasso tecnico.
Sono questi gli atleti, autentici campioni di stile e di modestia, che vorremmo incontrare più spesso nelle manifestazioni sportive.
A fine gara la vittoria, veramente al foto finish, l’ha spuntata il veterano Pino Aiello con uno splendido carniere composto da 4 saraghi per 3.390 punti, secondo Riolo con tre pezzi (un bel marvizzo, un sarago ed una oratella appena a peso) per 3.290 punti, terzo Angelo Di Vito con 3.185 punti, quarto Ciccio Drago con 3.035 punti.

Va doverosamente rimarcato che quest’ultimo è alla sua seconda gara di qualificazione (nella gara di Trapani – 10° settore – ha conquistato un brillantissimo secondo posto), l’augurio è che possa trattarsi di un astro nascente dell’agonismo siciliano.
Quinto, così come già detto, Claudio Marconcini con 2.895 punti, sesto Di Pasquale con 1.990 punti, settimo il romano Sbordone, atleta determinatissimo e molto esperto che gareggia per il circolo di Maratea, ottavo Mandrillo con 1.935 punti.
Seguono altri 15 classificati, come da separata classifica.



Il pranzo, rigorosamente da asporto in ossequio alle direttive anticovid, la relativa pesatura e la premiazione, si sono svolti nel Villaggio Camping Formicoli on the beach, posto proprio a pochi passi dal campo di gara, che si affaccia nello splendido scenario testè descritto.
Dopo questa gara, i due posti a disposizione del 9° settore (Calabria e Basilicata), per la qualificazione al Campionato Italiano di seconda categoria, se li giocheranno in tre:
- Pino Aiello con un 1° – 1° – 2° posto = 4 punti
- Gigi Madia con un 1° – 2° – 2° posto = 5 punti
- Roberto Salmeri con un 1° – 2° – 3° posto = 6 punti
E’ un gran peccato che la partecipazione ai richiamati campionati possa essere riservata solo a due atleti: questa area geografica, forse come nessuna altra parte d’Italia, sta conoscendo una effervescenza agonistica senza eguali.
E’ auspicabile che, già dalla prossima stagione agonistica, la Federazione possa concedere a questo settore un numero maggiore di atleti per le qualificazioni nazionali.
Ricchissimo il monte premi, con coppe, medaglie in ceramica appositamente create per questa manifestazione ed articoli sportivi per tutti i 23 atleti classificati.
Una splendida scultura in legno è stata assegnata per la preda più bella, un sarago di circa sei etti, vinta da Pino Aiello.

Un ringraziamento doveroso va rivolto agli sponsor che, con i loro contributi, hanno permesso di dare al montepremi un valore aggiunto, e più segnatamente: Seagang, Sigal Sub, Pathos, C4 Carbon, Riolo Sport, Il vicolo delle ceramiche, Nauticapiù, Mondo Blu Diving, Anello Sport e Desando Sub.
Molto gradita dai presenti è stata inoltre l’esposizione della nuova linea di prodotti C4 Carbon, organizzata dall’agente di zona, con relativa possibilità di conoscere e, quindi, toccare con mano, i nuovi prodotti.
Complimenti ancora agli organizzatori per questa riuscitissima manifestazione ed arrivederci all’edizione del prossimo anno, speranzosi di vedere una partecipazione di atleti ancor più nutrita.
Da ultimo, domenica 23 maggio a Capo dell’Armi (RC), si disputerà l’ultima selettiva del 9° settore, li si vedrà – fra i tre bravi atleti calabresi – chi riuscirà a staccare il biglietto per Terrasini. In bocca al lupo ai tre candidati.
Buon mare a tutti.
Gigi Anastasi
