
Luigi Ferraro: un “Eroe” della subacquea
Classe 1914, genovese di nascita, fu uno dei pionieri della subacquea moderna. Durante la seconda guerra mondiale prestò servizio nella Regia Marina prima e nella Repubblica Sociale Italiana poi, nella Decima Flottiglia MAS. La Decima, com’è noto, era un corpo della Regia Marina fondato nel 1939 che si occupava di azioni di sabotaggio ai danni di navi nemiche. Per le sue azioni il comandante Ferraro venne insignito della medaglia d’oro al valor militare.

All’inizio della guerra si arruolò nella Regia Marina come volontario e dopo aver frequentato la scuola di sommozzatori a Livorno, passò sotto al comando della Decima che lo inviò, nel maggio del ’43, in Turchia. Un uomo solo contro una flotta, armato di pochi rudimentali strumenti riuscì a affondare con successo tre navi nemiche. Il porto di Alessandria infatti era cruciale per l’approvvigionamento di cromo per le industrie inglesi. In guerra l’indebolimento del nemico passa anche per il suo sistema industriale, vero polmone della potenza bellica. Intraprese una fittizia funzione di impiegato al consolato italiano di Alessandretta che gli permise di giustificare la sua presenza lì (vedi link). La notte però si giocava la vera partita. Indossate le vesti da sabotatore si immergeva nelle acque turche per minare le navi mercantili. Come mostrato nel film “Mizar, Sabotaggio in mare” (il film completo qui), prodotto in stretta collaborazione con il sabotatore, egli dovette combattere con numerosi pericoli. Il più sciocco, secondo la nostra concezione attuale, potrebbe riguardare la muta. Secondo le affermazioni dello stesso Ferraro, tale equipaggiamento era inaffidabile (vedi intervista al comandante) perché soggetto ad allagamenti. Altri problemi potevano provenire dai controlli nemici nel porto, al fatto che lui agisse completamente al buio (ricordo infatti che erano azioni segrete e il nemico non conosceva il loro equipaggiamento che anche in Italia era coperto dal segreto militare, ndr).
L’incursore minò in totale quattro navi, ma si riuscì ad accertare l’affondamento solo di tre. Nel dopoguerra Ferraro si distinse per la sua inventiva nel settore subacqueo. Collaborò con la Cressi e nel 1962 fondò la Technisub. Tra le più famose creazioni dell’inventore per la Cressi troviamo le pinne Rondine (le prime pinne a scarpetta) e la maschera Pinocchio che tutti almeno una volta l’hanno vista. I veterani della subacquea si ricorderanno senz’altro questi prodotti.
Nell’esperienza Technisub mi sento di segnalare il fucile subacqueo “Jaguar”, usato anche da James Bond nel film “Thunderball”.

Ogni attrezzatura del settore subì un cambiamento dalle mani di Ferraro, dalle torce all’ARO, riuscì a esprimere la sua creatività in ogni oggetto.
La genialità di Ferraro ebbe modo di esprimersi anche nelle associazioni sportive, fondò nel 1948 l’u.s.s. Dario Gonzatti e nel 1949 grazie a lui le attività subacquee entrarono a far parte della FIPS (Federazione italiana pesca sportiva). Non si fermò qui e nel 1952 tenne il primo corso di sommozzatori per i vigili del fuoco, dando vita a un corpo che oggi è uno dei fiori all’occhiello dello stato italiano.

Bisogna poi menzionare la sua collaborazione e amicizia con Enzo Maiorca. Tutti noi ci ricorderemo, e chi non lo ricorda è bene che guardi le riprese, del video del mancato record dell’apneista per il famoso scontro che ebbe con un sommozzatore di assistenza. In quel video si vedono sia Enzo che Luigi, due personalità che insieme formano un binomio incredibile. Technisub per anni sostenne le imprese del siciliano. Si spense il 5 gennaio 2006 a Genova.
