
Lettera aperta a Massimo Scarpati
Carissimo Massimo, oggi – 29 maggio 2021 – è il tuo 79° compleanno.
Preliminarmente, e ciò è quasi scontato, ti risparmierò l’elencazione dei titoli – semplicemente straordinari – che hai vinto in soli dodici anni di attività agonistica prima che, nell’autunno 1974, un pallino di piombo in una maledetta battuta di caccia ti potesse menomare il visus dell’occhio sinistro, e, qualche tempo dopo, rimanessi ferito – in modo non meno grave – dal modus operandi di un salumiere livornese, passato ormai a miglior vita, che ti porterà all’abbandono dell’agonismo.
Ma, come si direbbe a Napoli, scurdammoce o passato…

Oggi, in questa tua ricorrenza, in modo veramente sommesso ed anonimo in quanto ritengo di essere la persona forse meno titolata a farlo, vorrei sentitamente ringraziarti – visto che in questo tempo non sempre si trova gratitudine – per quello che hai fatto negli anni per la subacquea italiana, e più segnatamente per l’ideazione delle prime pinne lunghe (Concord), della maschera a volume ridotto auto compensante (Ventosa), degli arbalete pneumatici (Sten), e poi ancora del coltellino da cintura (Scarpati), della prima mini boa e tanto altro ancora.
E’ di palmare evidenza che sei stato un fuoriclasse di caratura internazionale, antesignano sia nelle attrezzature che negli allenamenti.
So delle tue autentiche battaglie dialettiche, qualche volta anche Omeriche, con Ludovico Mares al fine di convincerlo a procedere alla produzione di quanto ideavi, scelte che nel tempo sono risultate vincenti ed all’azienda hanno fatto impennare di tanto il fatturato…
Non faccio mistero che avrei voluto leggere più spesso di te in questi ultimi lustri, ma il nostro tempo qualche volta fa fatica a ricordare coloro che hanno dato tanto lustro a questo settore, un nome su tutti Claudio Ripa docet.
In questo momento di pandemia da Covid 19 e, perché non dirlo, anche di autentiche difficoltà economiche che non risparmiano nessuno, ti abbraccio forte forte; ma sono certo (o quantomeno lo spero) che, a questo ipotetico e genuino abbraccio pieno di gratitudine ed affetto, si uniranno sia i giovani che non ti hanno mai conosciuto, sia coloro che, invece, hanno avuto modo di ammirare le tue gesta di autentico e cristallino fuoriclasse.
E come scriveva l’incommensurabile Eduardo De Filippo: addà passà a nuttata.
Buon compleanno indimenticabile Mito di Mergellina.
Gigi Anastasi